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17 (2025)

Prefazione

Il rapporto di Leopardi col paesaggio è condizionato, da un lato, dalla complessa concezione filosofica che l’autore ha della natura, nella sua duplice veste di ente generatore e di ambiente, e, dall’altro, dalla sua idea di società: è, infatti, frutto di una costante negoziazione tra questi due poli che costituiscono il nucleo basilare tanto delle riflessioni filosofiche quanto della scrittura inventiva dell’autore. Così, e solo per fare un esem­pio, è nel riflettere sull’articolato nesso tra paesaggio urbano e paesaggio naturale che Leopardi stesso affronta alla radice il problema della dialettica tra antichi e moderni, costruendo al contempo una sua particolarissima estetica della visione.

All’esplorazione di tale estetica, dagli esiti ancora straordinariamen­te vitali, e al legame tra paesaggio, natura e società è appunto dedicato questo numero della RISL, che trova la sua origine, almeno in parte, nel XXVI Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) svoltosi a Napoli nel settembre 2023. I contributi qui raccolti si focalizzano sul tema declinandolo attraverso diversi generi letterari – la prosa dello Zibaldone nei saggi di Sabrina Ferri, Veronica Medda e Paolo Giovanni Baggi; quella delle Operette per le pagine di Cristina Coriasso Martin- Posadillo ed Enrica Leydi; la poesia dell’idillio nel contributo di Elena Moro) – e con osservazioni operate da angolature diverse, intertestuali filosofiche ecocritiche culturali e sociopolitiche, com’è nella tradizione della Rivista.

Infine, la sezione Libreria è questa volta un omaggio sommesso al collega e amico William Spaggiari che, purtroppo, ci ha lasciati durante la lavorazione di questo numero. Il saggio, scelto e allestito per la stampa da Paolo Colombo e Anna Maria Salvadè, benché lontano dall’indagine tematica proposta nel presente numero, avvalora non solo la passione di Spaggiari per Leopardi, autore fondamentale nella sua carriera di studioso e professore universitario, ma anche il suo solido metodo di lavoro, sempre appoggiato sulla lettura accurata di documenti e car­teggi, spesso poco noti o poco frequentati, sugli accertamenti testuali e filologici, sullo studio della genesi, la ricezione e il dialogo tra scritti e generi letterari diversi.

Mentre la RISL era in bozze è giunta la notizia della scomparsa anche di Fiorenza Ceragioli. La ricordiamo con affetto e gratitudine: Fiorenza ha partecipato a lungo alla vita della Rivista, come membro del Comi­tato scientifico e poi del Comitato scientifico onorario, distinguendosi come elegante e raffinata studiosa leopardiana.

 

Tatiana Crivelli

Patrizia Landi

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