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Rivista Internazionale di Studi Leopardiani (RISL)

15 (2022)

Prefazione

In questo terzo numero tematico della RISL convergono riflessioni teoriche e suggerimenti critici puntuali e originali attorno alle  Operette morali, testo che Leopardi medesimo, scrivendo all’editore milanese Antonio Fortunato Stella il 26 marzo 1826, indicava come «il frutto della mia vita finora passata, e... più caro de’ miei occhi». Nella convinzione che il capolavoro, a cui l’autore aveva affidato il compito di innovare «lo stile e le bellezze parziali della satira fina», abbia beneficiato solo marginalmente del recente ritorno di attenzione internazionale per la prosa filosofica di Leopardi – attenzione stimolata anche dalla traduzione inglese dello Zibaldone–, la RISL dà qui avvio ad un’estesa esplorazione critica.
 
Con essa ci si prefigge di ricontestualizzare, secondo i parametri teorici più attuali, queste straordinarie prose, alle quali Leopardi riconosceva un’innegabile consistenza filosofica per quanto intessuta di «apparente leggerezza»: l’intento è quello, certamente non conclusivo ed esaustivo, di scandagliare la complessità ermeneutico-speculativa, linguistica, immaginativa, stilistico-retorica, di genere e di composizione (relazione tra micro- e macro-testi, e nuovi rapporti inter- e intratestuali) di un’opera che ha segnato la letteratura italiana per la sua inimitabile unicità, ma che è, al contempo, essenziale nella scrittura di numerosi poeti e prosatori del Novecento.
 
Nelle pagine seguenti sono pertanto raccolti sette contributi di studiose e studiosi che da un lato gettano nuova luce sull’impianto strutturale della raccolta leopardiana (Medda e Fazio) e, dall’altro, ne offrono nuove letture filosofiche, orientate dai concetti di diversità (Del Gatto) e dai presupposti teorico-metodologici della fenomenologia (Di Nardo), dell’ecocritica (Tognocchi) e del postumanesimo (Ferri). Il contributo conclusivo (Colombo), condotto su un’attenta disamina di documenti epistolari, apre poi a un’analisi delle riletture del libro che troverà, accanto ad altre prospettive di indagine, la sua prosecuzione nel prossimo numero della rivista.
 
A chiudere il volume, nella tradizionale sezione Libreria, ripubblichiamo, come sentito omaggio a uno stimato collega e a un caro amico recentemente [risl – rivista internazionale di studi leopardiani – 15, 2022]6] scomparso, la versione italiana del saggio che nel 1988 Michael Caesar aveva dedicato alla forma dialogica nelle Operette.
 
Liete di poter offrire al pubblico una disamina innovativa della raccolta leopardiana, tesa ad ampliare le conoscenze circa modelli, finalità e rilevanza attuale del discorso delle Operette, cogliamo l’occasione per ringraziare il Comitato onorario della RISL – che viene qui sciolto in favore di un più snello Comitato scientifico – per aver accompagnato la rivista nella transizione verso la nuova direzione, la nuova casa editrice e il nuovo formato Open Access. Diamo inoltre il benvenuto alle giovani forze che si sono aggiunte al comitato di redazione, grate per il loro prezioso aiuto.
 
Tatiana Crivelli
Patrizia Landi

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